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Note di regia

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Note di regia
Aida è un'opera complessa della quale è stato necessario fare ricerche e studi approfonditi.
Conoscere nei dettagli le varie divinità egizie nominate nell'opera, scoprire i numerosi oggetti come lo scettro di Hekat (bastone corto con un'estremità arcuata utilizzato dal Re), il vessillo di Horus (simbolo del Dio Falco), il simbolo di Fthà (Ptah il Dio creatore), informarsi sulle posture e usanze del popolo dell'antico Egitto.
Ho studiato per il coro molte figure geometriche come spesso si trovano negli affreschi ritrovati in Egitto e per il corpo di ballo ho pensato di far ricreare dai loro corpi alcuni simboli egizi come il pentacolo Duat (inserito nel famoso Libro Dei Morti), la statua di Iside, il simbolo di Ankh (chiave della vita) ecc.
Ogni ricerca è stata effettuata per poter dare allo spettacolo una reale vena egizia come richiesta dal compositore.
I solisti avrannno caratteri ben definiti, dalla fragilità di Aida all'eroismo di Radames, dalla perfidia di Amneris alla furbizia di Amonasro e così via!
Luci e ambientazioni saranno curati dettagliatamente nel corso di tutta l'opera fino ad arrivare all'ultima scena nella quale, oltre al sotterraneo dove si spegneranno i due protagonisti, sarà visibile anche l'interno del tempio dove si svolgeranno festeggiamenti e preghiere in onore del Dio Fthà.
Giuseppe Verdi spesso chiedeva informazioni su usi e costumi degli egizi ma in molti punti dell'opera non ne ha tenuto minimamente conto (il re avrebbe dovuto affrontare gli Etiopi e non Radames, non facevano mai ricorso alla sorpresa per combattere, non innalzavano archi di trionfo, non usavano trombe da cerimonia ecc) per creare un suo “Egitto magico”. Questo Egitto magico è quello che ci è stato trasmesso dal nostro amato Cigno di Busseto e il mio intento registico sarà quello di trasmettere questa magia egiziana al pubblico che assisterà alla mia messa in scena di Aida.
 
 
Fabio Buonocore

 

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